Rivoluzione
E' INUTILE ESSERE UN ARTISTA SE DEVI VIVERE COME UN IMPIEGATO.(THE STING-1973)
In questo mondo di 'fenomeni',troppo spesso mi è capitato di conoscere persone del tipo:”avrei potuto giocare in serie A...ma la vita...”,”potevo andare a vivere all'estero,se non mi fosse successo...”
Quanti ma e troppi se....Spero e credo che soltanto una piccola percentuale di esseri umani non abbia ancora trovato una realizzazione della propria esistenza a causa di problemi concreti e reali disgrazie.Per ottenere risultati,per avanzare,per muoversi,occorre avere la CONSAPEVOLEZZA di quale sia il vero punto di partenza.Essere onesti con se stessi,capire chi e dove sei e analizzare la situazione:perchè ti trovi qui,ora.Come ci sei arrivato.
Prendere coscienza della propria dimensione e DECIDERE.Se vuoi,sei ancora e sempre in tempo per 'FARE AZIONE',ovvero creare le condizioni in te ed intorno a te per smuovere il gioco.Mettere in atto la tua RIVOLUZIONE personale,che porterà,nei tempi consoni,ad un cambiamento,con relative gioie e dolori.Se si parte per questa 'crociata',bisogna essere RESPONSABILI di tutto ciò che dovremo affrontare nel viaggio che ci porterà al cuore di noi stessi.Il cambiamento non è mai 'comodo'.Soprattutto per chi lo subisce.Bisogna trovare il coraggio che è in noi,ricordarsi il rispetto per gli altri e non aver paura di essere un p'ò egoisti:del resto,se abbiamo preso determinate decisioni,lo abbiamo fatto per il nostro bene,ma anche per l'amore nei confronti di chi ci vive accanto,chiunque esso sia.Chi ci ama,ci vuole(nella maggioranza dei casi),vedere sereni.Non come leoni in gabbia sempre pronti ad attaccare e colpire.Ed ecco che ci troviamo di fronte ad un'altra domanda : ne vale la pena?Vale la pena mettere in discussione il nostro equilibrio?Il nostro mondo?
Certo non posso darvi una soluzione definitiva,ma un consiglio sì:se la rivoluzione la fate per VOI stessi,allora ne vale la pena.Non vi pentirete mai delle vostre scelte,comunque vada.Se la vostra rivoluzione è,in qualche modo,indotta da altri...allora è un grosso,grosso problema.I rimpiantied i rimorsi sono dietro l'angolo e dopo sarà troppo tardi per tornare indietro.
CONSAPEVOLEZZA e RESPONSABILITA'.
Non fatevi prendere in giro da quelli che vi dicono che avrebbero potuto giocare in serie A o vincere il Festival di San Remo:credetemi,sono quelli che se avessero potuto,lo avrebbero fatto,e a qualunque costo.Spesso,sono anche rancorosi nei confronti di chi in A ci gioca davvero,e sono i primi a criticare chi ha successo,in ogni settore.Ci sono anche ottimi giocatori di serie B,che hanno fatto la storia della categoria,o meravigliosi cantanti di piano bar,che tutte le sere incantano con la loro voce.Spesso sono appagati da ciò che fanno,e quindi, non hanno grandi ambizioni.Talento sprecato? Oppure coscienza di quello che si è REALMENTE?
Ai posteri l'ardua sentenza.Posso affermare però,che se i 'fenomeni' di cui si parlava all'inizio,avessero il coraggio di prendere coscienza di se stessi,ci sarebbero meno crisi d'ansia,meno persone infelici e soprattutto meno stress da parte di chi, quotidianamente, si sorbisce le lamentele di questi soggetti perennemente insodisfatti ed in lotta contro il mondo,il destino crudele e l'intera società.Smettiamola di piangerci addosso;oltre a sprecare tempo,le nostre lacrime vanno alla lunga a ricadere ed a bagnare anche chi vorrebbe starsene in pace all'asciutto.
CHI GUARDA LE NUVOLE NON PARTE MAI.
Buon viaggio..e buona fortuna.